Quante volte lo avete sentito dire, o magari lo avete detto voi stessi? Sentirsi estranei al proprio segno di nascita può essere uno dei principali deterrenti quando ci si accosta all’astrologia. Del resto il primo proposito di questa materia è quello di farci sentire visti, capiti, riconosciuti. Perché allora non ci riconosciamo nel segno in cui cade il nostro Sole? È molto semplice: perché è soltanto uno degli elementi che ci caratterizzano!
I detrattori dell’astrologia spesso obiettano che è impossibile dividere l’intera umanità in dodici categorie (salvo poi fare la stessa cosa con gli stili di personalità del DSM psichiatrico). E infatti… non è così! L’analisi astrologica utilizza dodici segni, dodici case, dieci pianeti e sette tipologie di aspetti planetari, che danno un numero di combinazioni pressoché infinito. Noi siamo il risultato di quelle combinazioni. L’astrologia è l’arte di interpretarle in modo simbolico.
Perché allora non mi riconosco nel mio segno? I motivi possono essere essenzialmente tre.
Il primo è che le caratteristiche del nostro Sole non sempre sono libere di esprimersi fin da subito. Il Sole, lo ricordiamo, è la conquista della nostra identità, e non è affatto scontato riuscire a essere se stessi integralmente. L’educazione, il contesto sociale, le paure incosce e numerosi altri fattori potrebbero inibirci. Conoscersi e accettarsi è un processo a volte difficilissimo. Pensate a come dovesse sentirsi una donna Ariete nell’Inghilterra vittoriana, o un uomo Pesci allevato nelle legioni militari dell’antica Roma! Certo l’ambiente non favoriva l’espressione del loro Sole di nascita.
Il secondo motivo è che nel tema natale il Sole potrebbe essere l’unico astro a trovarsi in un dato segno, mentre potremmo avere un raggruppamento di pianeti in altri punti del cielo. Molto spesso i pianeti personali (Mercurio, Venere e Marte) vanno a cadere nei segni contigui a quello che ospita il Sole. Quindi un Gemelli, per esempio, potrebbe avere dei forti valori in Toro o in Cancro.
L’ultimo e più importante aspetto da prendere in considerazione è che quasi sempre abbiamo una dominante planetaria. Si tratta di un pianeta che per posizione risulta più forte di tutti gli altri, comportandosi un po’ come il primo attore del tema natale. Alcune persone hanno due pianeti dominanti, altri invece hanno un tema talmente sfaccettato che nessun valore astrale prevale. In altri casi ancora a dominare non è un pianeta, ma un elemento (Aria, Terra, Fuoco o Acqua).
In ogni caso, se proprio volessimo sintetizzare la nostra identità astrale in una tipologia, è la dominante che dobbiamo cercare. Per saperne di più leggete questo articolo.