A partire dal 10 di settembre, Marte inzierà inizio a un periodo di retrogradazione che si protrarrà fino a metà novembre. Come sappiamo, il cielo di questo 2020 è caratterizzato da un lungo anello di sosta del pianeta rosso nel segno dell’Ariete, suo domicilio primario.
I periodi di retrogradazione sono particolarmente impegnativi: segnano infatti un momento in cui l’energia del pianeta sembra ritirarsi e, proprio per questa ragione, i suoi effetti si manifestano con maggiore intensità. Quando un astro è in fase retrograda si ripiega su se stesso e, dirottando la sua forza verso l’interno, costringe la nostra psiche a lavorare sulle tematiche che simboleggia.
Complice la spinta sotterranea di Lilith, anch’essa in Ariete, in questo periodo Marte potrebbe iniziare a covare, generando un turbine di pressione interna foriero di frustrazione, rabbia, odio.
Vale la pena ricordare, a tal proposito, che i transiti vanno letti come narrazioni poetiche, mitologiche, in cui l'essere umano può trovare rispecchiamento. Non si tratta dunque di influssi che agiscono su di noi, bensì di processi psichici che operano in noi in sincronicità con i movimenti celesti. In astrologia i pianeti non sono visti come corpi fisici ma come eventi, éidola – dèi e idee. I movimenti di Marte nel cielo, allora, divengono rappresentazione simbolica degli stati d'animo che caratterizzano l'umanità in questo preciso periodo.
Marte, retrocedendo, ci fa prendere consapevolezza di come abbiamo usato la nostra capacità di affermazione negli ultimi mesi. Quanto abbiamo agito e quanto abbiamo subito? Le nostre azioni hanno rispecchiato la nostra reale volontà? Siamo stati liberi di seguire il nostro istinto o abbiamo dovuto mettere a tacere la spontaneità?
La congiunzione con Lilith sottolinea una rabbia atavica scaturita da un’antica ingiustizia. Per ognuno di noi questo vissuto può avere delle connotazioni personali specifiche. Lo scontro tra la volontà personale e le norme civiche si fa più aspro, acuendo il senso di oppressione (quadratura con Saturno). I costrutti sociali, le leggi di mercato e le ideologie dominanti sembrano incombere su di noi.
Marte e l’Ariete ci ricordano che non dobbiamo dimenticare di seguire l’istinto – “go with your guts”, direbbero gli anglofoni. Troppa impulsività, d’altro canto, porta al sonno della ragione e al caos. Marte non è un dio interessato ai compromessi civili: si occupa esclusivamente di affermare la sua volontà, sfidando gli ostacoli. Sarà quindi importante distinguere con chiarezza i contesti in cui è giusto scatenare l’aggressività da quelli in cui è necessario porsi un limite.
C’è quindi aria di sovversioni. Siamo spinti a ribellarci a tutte le strutture che comprimono la nostra vitalità, che ci impediscono di agire spontaneamente. L’armata si ribella al comandante. Da una parte abbiamo l’estabilishment, col Capricorno, che tenta di regolare le sommosse sociali con le armi della tradizione, del buonsenso, della prudenza. Dall’altra c’è la foga insurrezionalista Arietina che, Marte a capo dell’artiglieria pesante, grida che non siamo più disposti a lasciarci guidare ciecamente.
Tuttavia i tempi non sono ancora maturi perché si possa giungere a una rivoluzione vera, essenziale. Guardando il cielo, possiamo notare la totale assenza dell’elemento Aria. Con ben sei pianeti in segni di Terra, a cui si aggiunge Nettuno che staziona ormai da anni in Pesci, l’atmosfera si fa chiusa, pesante, ristagnante. Perché ci sia un cambiamento che porti a un reale progresso, manca un’elemento fondamentale: le idee. Idee che siano davvero fresche, originali, inclusive. Manca la capacità di osservare la situazione dall’alto, senza restare impigliati in tifoserie e fanatismi vari. Solo in questo modo è possibile sviluppare un pensiero lucido, in grado di elaborare strategie efficaci e punti di vista innovativi. Per questo dovremo aspettare l’ingresso di Giove e Saturno in Aquario, all’inizio del 2021.
di Luca Picariello