Secondo voi i 12 segni zodiacali e le costellazioni sono la stessa cosa? Molti di voi diranno: sì. Molti altri: certo! ovvio! Invece no! I segni zodiacali danno il nome ad una convenzione matematica che suddivide il cerchio zodiacale in 12 parti, ognuna di 30 gradi. Ogni parte ha un nome che rimanda sì ad una costellazione, ma non ne condivide una corrispondenza astronomica. Eh già! Sono per così dire solo omonimi.
LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI
Sull’origine dell’osservazione del cielo ( Astronomia: che studia l’aspetto degli astri) e della capacità di parlarne e di interpretare i segni ( Astrologia- discorrere sugli astri) le fonti si perdono nella notte di epoca sumerica, di circa 5000 anni fa. Nel nostro emisfero il cerchio zodiacale di 360 gradi fu diviso in 12 parti da 30 gradi ed ipoteticamente i nomi dei settori presero il nome dalle costellazioni corrispondenti in quell’epoca. Ma il tempo passa, e l’asse terrestre, con buona pace di tutti, si sposta dando luogo alla precessione degli equinozi. Così succede che se ci mettessimo ad immaginare una nuova ripartizione zodiacale che tenga conto di una corrispondenza con le costellazioni i Leoni diventerebbero del Cancro o gli Arieti dei Pesci. Peccato che, astrologicamente parlando, le costellazioni non hanno alcuna attinenza con i segni né con l’interpretazione che ne deriva da millenni della condizione umana.
ASTROLOGIA TROPICALE
L’Astrologia, nel nostro emisfero, è basata sulla divisione dello spazio zodiacale, sulla attribuzione di particolari valenze alle posizioni planetarie ed, a prescindere dalle numerose tecniche e correnti astrologiche, tutto secondo un principio geocentrico, ovvero dal punto di vista che si ha dalla Terra, guardando verso il cielo. Al di là della grande fortuna che gli oroscopi segno-solare ( di che segno sei? ) hanno continuato a mantenere nel corso dei millenni, l’Astrologia è un sistema complesso di analisi della posizione dei pianeti e dei due luminari, del Sole e della Luna, rispetto alla terra, su base stagionale. Così tra fine giugno e luglio, per esempio, il Sole analizzato ad occhio nudo è nella sua massima espressione di calore e sembra ritornare indietro durante il suo moto apparente, dando luogo alla definizione astrologica che lo collega al segno del Cancro. Questo quindi a prescindere dall’allineamento dello spazio-segno-Cancro e dalla sua stagionalità con la costellazione-cancro.
Ben dice l’Astrologo classico Renzo Baldini:
“Quindi all’astrologia, quella tropicale, non gliene importa niente delle costellazioni reali perché essa va dietro al comportamento del Sole, o meglio, al rapporto Terra/Sole, ché di questo si tratta, essendo l’astrologia di natura stagionale. Usiamo quindi i Segni e non le costellazioni, Segni che sono appunto “segni” cioè “segnali” messi in cielo dai nostri antenati e che “segnano” il percorso/comportamento del Sole”
Sideralisti e tropicalisti
Per maggiore scrupolo introduco un ulteriore specifica. Alcuni astrologi occidentali, così come nell’Astrologia Vedica, lo zodiaco utilizzato è quello Siderale, ovvero si fanno combaciare i Segni con la posizione delle costellazioni omonime. La loro Astrologia è quindi detta Astrologia Siderale. ( Approfondimento: Quante Astrologie)