Eclissi solare del 21 giugno – Il significato simbolico

Come vi abbiamo anticipato negli articoli precedenti, quest’anno l’ingresso dell’estate sarà accompagnato da un’eclissi di sole. Il disco lunare, andandosi a posizionare in allineamento tra la terra e il sole, bloccherà la luce di quest’ultimo, facendolo apparire come un anello di fuoco sospeso nel cielo.

Suggestivo, vero? Peccato che alle nostre latitudini assisteremo solo a un oscuramento parziale, e soltanto da Roma in giù. Nello specifico, a Roma l’evento durerà dalle 7:18 alle 7:46, mentre a Catania dalle 6:56 alle 7:57. In ogni caso anche l’Italia, pur non essendo toccata direttamente dal cono di oscurità, si troverà nella zona di penombra. Ci sembra quindi doveroso, da studiosi di astrologia, fermarci a fare una riflessione sull’avvenimento.

Sebbene anticamente alle eclissi venisse attribuito ogni genere di esito funesto (per approfondire vi rimandiamo a questo articolo), la realtà è che si tratta di un fenomeno piuttosto comune. Ogni anno si verificano in media un paio di eclissi solari, seguite o precedute da una corrispondente eclissi lunare. Questi eventi infatti si manifestano a gruppi di due o tre nell’arco di quindici giorni. Niente di apocalittico, dunque; se così fosse, sfioreremmo la fine del mondo ogni anno! L’eccezionalità è data piuttosto dal fatto che ogni eclissi è visibile solo in determinate zone della Terra. L’ultima eclissi osservabile in Italia, ad esempio, risale al 2015, e anche in quel caso si trattava di un oscuramento parziale. Per avere una copertura del disco solare superiore al 70% dobbiamo andare indietro fino al 2005.

Ma cosa accade quando una zona della Terra si trova investita dall’ombra in pieno giorno?

Da un punto di vista fisico, assolutamente niente. L’impatto psichico, invece, è da prendere in considerazione. Ogni evento che stimola l’immaginario collettivo è qualcosa di importante, perché lavora nel nostro inconscio andando a operare delle trasformazioni importanti. L’astrologia ci dice che viviamo in un mondo fatto di simboli, in cui ogni evento celeste è la rappresentazione fisica di processi interiori. L’immagine della luna, simbolo di legami ancestrali, ci rimanda alla nostra natura istintiva e al legame profondo con il passato. Se durante il giorno ogni cosa è chiara grazie alla luce del sole, che dà un contorno alle cose e ci permette di discernere la realtà, la notte è invece un momento di incertezza, in cui i contenuti profondi dell’inconscio vengono a galla attraverso il sonno e l’immaginazione. Nel buio le cose non possono essere viste, ma solo immaginate, presentite, fiutate.

L’eclissi è appunto un’incursione della notte in pieno giorno, in un momento in cui non dovrebbe esserci. Questo ci prende in contropiede, sovverte le regole della realtà alle quali ci affidiamo. È un evento in cui il nostro senso di realtà viene meno e con esso crollano tutte le barriere razionali che usiamo per tenere l’esistenza sotto controllo. L’eclissi ci mette forzatamente di fronte a ciò che si agita nelle nostre viscere e ci costringe a orientarci usando i nostri sensi sottili. La luna, schermando la luce del sole, ci riporta in un mondo infero fatto di sogni, intuizioni, sensazioni (ne parla magistralmente James Hillman nel suo “Il Sogno e il Mondo Infero”). Ci riporta alla nostra origine di anime-animali, creature sensitive che elaborano la realtà attraverso la pelle e la pancia, piuttosto che con il discernimento razionale. Pensate al modo in cui i cani presentono un terremoto, o a come una bestia selvatica fiuta la presenza di altri animali a chilometri di distanza. L’eclissi è un momento in cui tutto ciò che non è controllabile viene alla luce dagli abissi e chiede di essere ascoltato. Solo ascoltato. Non è necessario fare nient’altro. Non dobbiamo studiare, analizzare, forzare o trasformare, basta limitarci ad accettare ciò che emerge, prendendolo così com’è.

Il significato simbolico della prossima eclissi

Nello specifico, questa eclissi attraverserà il grado 0 del Cancro, domicilio primario della Luna, e transiterà nella dodicesima casa. L’unico aspetto planetario degno di considerazione sarà la quadratura con Marte, che si trova nel segno dei Pesci. A dominare è quindi l’elemento acqua, che amplifica la natura già fortemente emotiva dell’eclissi e ci chiede di ascoltare la pancia (associazione stomaco-Cancro).

Il Cancro è legato alla famiglia, alla patria e alle radici culturali. La casa dodicesima ci ricorda invece che siamo parte di un’unica grande anima emotiva, l’Anima Mundi di Platone. Siamo tutti figli della stessa madre, del grande oceano in cui si è formata la vita miliardi di anni fa. Sempre più, negli ultimi anni, stiamo perdendo il contatto con le nostre radici; ci sentiamo alienati, come esuli in un mondo che sembra aver perso empatia e capacità di ascolto (doti associate appunto al segno del Cancro). Diciamoci la verità, stiamo soffrendo. Che ne siamo consapevoli o meno, il dolore che pervade la nostra società è aumentato in modo esponenziale e non sembra accennare ad arrestarsi. I valori a cui un tempo ci aggrappavamo sono diventati obsoleti e, nell’attesa di costruirne di nuovi, ci troviamo a vagare senza una bussola.

I Pesci e la dodicesima casa ci ricordano che sentirsi persi è una tappa fondamentale nella conquista di se stessi. Ci insegnano anche che per ricontattare il nostro Sé perduto non possiamo prescindere dal sentimento della compassione, perché il dolore del singolo è dolore della società e viceversa. Quando il sistema si ammala è inevitabile risentirne.

Marte in Pesci in aspetto di quadrato all’eclissi ci parla della nostra rabbia, della frustrazione e di tutte le energie che abbiamo represso. Ci parla anche di lotte sociali in difesa dei gruppi più deboli e discriminati (pensiamo ai recenti movimenti Black Lives Matter e Black Trans Lives Matter). Ci parla della rabbia dei diversi, degli emarginati, di tutti coloro che vivono ogni giorno sentendosi invisibili perché ignorati (quando va bene) da un sistema di cosiddetti “normali”.

Sul piano individuale potrebbero riemergere nostalgie, legami del passato irrisolti ed emozioni intense riguardanti il nostro ruolo di figli e di genitori. In questi giorni potrebbero acuirsi tutte le situazioni di dipendenza, di qualunque natura. Ricordiamo che in un’ottica psicologica l’aggravarsi di una dinamica può rappresentare un importante passo avanti verso la risoluzione.

Simbolicamente, quest’eclissi è un grido d’aiuto e di dolore dell’umanità. L’anima del mondo chiede a gran voce una guarigione delle sue ferite e il ritorno di una madre buona (Cancro-Luna-Madre) che ci faccia sentire di nuovo casa e non più esuli sulla faccia di una Terra indifferente, che prosegue nella sua corsa alla modernità senza curarsi dei bisogni dell’anima.

Di Luca Picariello