Domenica 5 luglio si manifesterà nuovamente una eclissi di Luna parziale penombrale, nel segno del Capricorno, che arriva a breve distanza dall’eclissi anulare di Sole del 21 giugno e dall’eclissi penombrale di Luna del 5 giugno.
Diciamo subito che il periodo di massimo oscuramento sarà alle ore 6.30 del mattino circa per l’Italia quindi è un fenomeno che non interesserà visibilmente la nostra penisola.
Questa catena di eclissi (alcuni astrologi la definiscono corridoio di eclissi) è partita con l’opposizione Sagittario-Gemelli, che ci parlava di conflitto tra informazione e verità. Ha poi raggiunto il culmine nel segno del Cancro, dove si è verificata l’eclissi solare del 21 giugno; stavolta il tema era la guarigione di profonde ferite collettive legate al senso di appartenenza e al legame con la patria.
L’eclissi lunare del 5 giugno riprenderà il tema del vincolo con il nido e con la tradizione, e anche stavolta sarà interessata la casa dodicesima, dove si troverà il Sole nel segno del Cancro. L’accento sarà nuovamente posto sul bisogno di empatia e sull’unione spirituale con gli altri, uniti al desiderio di sentirsi parte di qualcosa. Il Cancro e la dodicesima casa appartengono all’Acqua, elemento femminile, morbido e ricettivo, che da una parte amplifica la sensibilità ma dall’altra esacerba le dipendenze e gli invischiamenti. Questa volta però la Luna si troverà in opposizione in Capricorno e in sesta casa, a controbilanciare il maremoto emotivo con un po’ di sana concretezza. Entrambi appartenenti all’elemento Terra, sesta casa e Capricorno ci dicono che anche le emozioni e i dolori più intensi si possono addomesticare con l’impegno, il lavoro pratico e l’acquisizione di buone abitudini.
Personalmente considero le eclissi come il palesarsi della mancanza di qualcosa. La voragine che si spalanca improvvisa, il vuoto che viene a manifestarsi con tanta evidenza, ci costringe a prendere consapevolezza che qualcosa non va. Questo innesca un processo di rinascita che ci permette di sviluppare le qualità mancanti sottolineate dal segno in cui avviene l’eclissi. Ogni volta che si spalanca un abisso, ne sgorga fuori nuova linfa vitale.
Qual è quindi la qualità mancante legata a un’eclissi lunare in Capricorno? La capacità di prendersi la responsabilità delle proprie emozioni. Questo evento mette in evidenza la nostra mancanza di indipendenza e la tendenza ad aspettarci qualcosa dal mondo senza dare nulla in cambio. I nuclei affettivi e la patria (Cancro) non sono seni da cui succhiare indiscriminatamente fino a prosciugarli: spetta anche a noi nutrirli e curarli. Affinché un nucleo di qualunque tipo possa sopravvivere e prosperare è necessario che ognuno faccia la sua parte (Capricorno). Il primo passo è quello di conoscere noi stessi e le nostre emozioni, separandole dai condizionamenti della massa. Il Capricorno ci ricorda che noi e solo noi siamo padroni del nostro mondo interiore e nessun altro è responsabile dei nostri bisogni. Se abbiamo fame, dobbiamo procurarci da mangiare. Se stiamo soffrendo, dobbiamo trovare un modo per lenire le nostre ferite. Se la nostra vita, la nostra storia d’amore, la nostra famiglia non ci vanno bene così come sono, dobbiamo alzarci dalla sedia e darci da fare per cambiarle. La sesta casa ci incita invece a strutturare una sana routine, facendo della disciplina un esercizio quotidiano che nel tempo ci renderà padroni di noi stessi.
I valori di Terra, così enfatizzati dalla tripla congiunzione di Giove, Saturno (recentemente ritornato in Capricorno) e Plutone, saranno stimolati nella loro tensione a resistere e a non mollare. Questo buio ci costringe a stare in silenzio, e nel silenzio abbiamo la possibilità di intravedere una verità diversa, più intima. Sarà una visione di di vita basata su una visuale più ampia e sulla capacità di essere concreti e realmente indipendenti.